Quando la mostra “L’eredità della vita. Il clima è una scelta: salviamo il futuro” viene allestita in una città il comitato locale che ne cura l’organizzazione si impegna attivamente a estendere l’impatto della mostra attraverso una serie di eventi collaterali, offrendo agli abitanti e ai visitatori l’opportunità di esplorare le profondità della crisi climatica e di intraprendere azioni concrete.
È per questo che lo scorso 28 marzo, sempre all’interno del Museo di Storia Naturale del Mediterraneo, è stato organizzato “Cambio io_Azione. Esperienze del territorio“, un evento che ha permesso alle oltre 130 persone presenti di immergersi nelle storie di individui comuni che, con coraggio e determinazione, si impegnano ogni giorno a generare un cambiamento positivo nel mondo.
Ha aperto la discussione Marco Dinetti, esperto di Ecologia Urbana presso la LIPU, mettendo in luce l’interdipendenza tra gli esseri umani, gli animali e le piante all’interno delle città. Ha evidenziato la necessità di considerare l’ambiente urbano non come un’entità separata dalla natura, ma come parte integrante di essa. Le sue parole hanno suscitato una riflessione profonda sull’importanza di coltivare una visione olistica dell’ambiente urbano.
Successivamente, Cristina Benesperi ha condiviso la sua esperienza di cittadinanza attiva attraverso l’adozione di un albero in collaborazione con il Comune di Livorno. Questo gesto simbolico non solo rappresenta un impegno tangibile verso la cura del patrimonio comune, ma rafforza anche il legame emotivo tra i cittadini e il loro territorio, promuovendo la sua rigenerazione.
Infine, Diego Guerri, attivista del WWF, ha illustrato il progetto “Occhi sulle Colline”, un esempio positivo di collaborazione tra diverse associazioni locali con l’obiettivo comune di proteggere e valorizzare le aree naturali nei dintorni della città. Questa iniziativa ha dimostrato il potere trasformativo delle azioni collettive nel perseguire obiettivi ambientali comuni.
In questo incontro è emerso in modo chiaro che la conoscenza del territorio è una delle premesse necessarie per prendersene cura. Ed è proprio “Cura” la parola che sintetizza meglio il senso complessivo di tutti gli interventi. Esistono molteplici modi in cui ognuno, sia individualmente che in associazione con altri, può contribuire alla tutela e alla diffusione di una cultura che superi la logica della separazione tra individuo e ambiente. Prima di mettere in atto qualsiasi tipo di azione, però, è necessario partire dalla consapevolezza che l’essere umano e la natura si trasformano reciprocamente in un processo di coevoluzione.
L’evento “Cambio io_Azione. Esperienze del territorio” ha sottolineato l’importanza delle azioni individuali nel promuovere un cambiamento positivo per l’ambiente. Ha messo il giusto focus sul potenziale trasformativo che emerge quando individui e comunità si uniscono per affrontare le sfide ambientali con determinazione e solidarietà. Ognuno di noi ha il potere di fare la differenza e attraverso le nostre azioni possiamo costruire un mondo più sostenibile per noi e per le generazioni future.